mercoledì, febbraio 29, 2012

Un po' di storia......"Baby House" of Princesses Mary, Sophia & Amelia

Princesses Mary, Sophia and Amelia - daughters of  George III - John Singleton
Kew Palace Baby House - George III's daughters' 18th-Century Doll's House
Kew Palace Baby House "details"
Kew Palace from Thomas Dugdale's Curiosities of Great Britain - 1735

Kew Palace (Vista dai giardini)



Quest'antica Doll's House, che risale al 1780 e fu costruita per le giovani figlie del re Giorgio III, è attualmente esposta nella King's Breakfast Room al piano terra del Kew Palace. Prima della fine del secolo, le principesse avevano lasciato la loro Casa delle Bambole (o "Baby House", come si usava definirle nel periodo Georgiano)  ai figli del Capitano di Bandiera dello yacht del re ed è per questo motivo che è stata ritrovata in una casa a Weymouth. Una etichetta di carta all'interno dello sportello della Doll's House reca questa scritta: "Questa Casa di Bambola è stata fatta dalle figlie di Giorgio III durante il loro soggiorno presso Weymouth e data da loro ai figli di Sir George Grey, mio ​​nonno che era il Capitano di Bandiera sulla nave del re. Mary Bonham Carter, Ottobre 1804. " Oltre 200 anni dopo, il ritrovamento del prezioso giocattolo che Mary Bonham Carter aveva firmato, ha aiutato i curatori del Kew Palace, per moltissimo tempo ignari della sua esistenza, con il loro progetto di restauro dell'antica dimora.
Kew Palace History

 Susanne Groom, che per circa 15 anni si è occupata di tutte le opere appartenenti al Kew Palace presso l'Archivio Nazionale, racconta che quando, nella primavera del 2004 hanno ricevuto la Casa delle Bambole, acquistata dalla Historic Royal Palaces, e l'hanno aperta sul davanti, hanno notato subito l'evidente somiglianza di molte parti o oggetti della Casa in miniatura con degli elementi reali del Kew Palace come dovevano apparire alla vista alla fine del XVIII sec. Sono riusciti a rientrare in possesso della Casa grazie alle confidenze di un collezionista che aveva visto il prezioso manufatto ad un'asta. Per quasi un decennio la Baby House era rimasta invenduta ed era finita presso un mercante d'arte di New York, che era ancora alla ricerca di un acquirente idoneo. La Historic Royal Palaces ha così riacquistato la  "Kew Baby House" ed ha iniziato subito a setacciare gli Archivi Reali alla ricerca di riferimenti e descrizioni dell'esistenza del reperto. Secondo i documenti, la Casa delle Bambole in legno era stata costruita dal falegname presente a bordo del Royal Yacht esclusivamente per le giovani figlie di Re Giorgio III, intorno al 1780. Le Principesse avrebbero giocato con la casa intorno al 1780-1790. La Principessa Mary ha scritto di una Casa di Bambola presente a Kew Palace ed è molto probabile che si tratti della stessa. Si tratta di un reperto incredibilmente raro del periodo Georgiano, soprattutto perchè la maggior parte delle sue caratteristiche originali e gli arredi - alcuni dei quali sono stati fatti dalle giovani Principesse - restano intatti. La Casa offre un affascinante spaccato del gusto delle Principesse Reali nella decorazione degli interni e il loro operato risulta altamente qualificato. In più ha dato ai restauratori del Kew Palace un aiuto prezioso per ripercorrere i colori e gli stili autentici della dimora. Mobili dipinti, realizzati nello stile George Hepplewhite molto in voga in quel periodo, hanno delle sorprendenti analogie ai pezzi presenti nel Palazzo stesso e altre decorazioni ed arredi, come la tappezzeria, la lavorazione del letto e le verniciature pregiate che sono molto simili. La carta da parati, sia nella casa che nel Palazzo è dello stesso blu/verde, ed anche se il disegno di quella del Kew Palace è molto più semplice, secondo Susanne Groom il colore è lo stesso. Hanno condiviso anche la stessa vernice color crema, che ora non c'è più, ma di cui rimane un frammento datato 1804 in cui è annotato "vernice color crema che riveste gran parte della Casa".
Attraverso le analisi della vernice ed un esame dei documenti storici del Palazzo si è risaliti anche al fatto che avesse in comune, con la Baby House, anche lo stesso battiscopa marrone scurissimo, che corre lungo il perimetro delle mura delle stanze. Anche le rifiniture delle porte e le curiose "sedie-rotaia" dipinte bianche e verdi, simili ad alcune della Royal Collection, si trovano in entrambe. Il bellissimo letto della Doll House ha dei materassi trapuntati a mano e dei paramenti ricamati. Le Principesse, in particolare Sophia ed Amelia erano note per essere delle abili ricamatrici, per cui è probabile che questo sia un loro lavoro.
Il tavolino da toilette nella camera da letto, con i suoi paramenti, ha una qualche rassomiglianza con quello che compare raffigurato nel quadro dipinto da Johann Zoffany, intorno al 1764-65, che ritrae Queen Charlotte con i suoi due figli maggiori ancora bambini, ed attualmente nella Royal Collection.
Queen Charlotte with her Two Eldest Sons - Johann Zoffany (1764-65)

 Sia la Casa delle Bambole e sia i piccoli mobili hanno richiesto un lavoro di restauro e conservazione laborioso, come ci si aspetta da qualsiasi giocattolo usato e datato diverse centinaia di anni.
Incredibilmente, è stata utilizzata la "saliva" per pulire delicatamente la carta da parati all'interno della Casa. La saliva, non contenendo sostanze chimiche, è solidale con la delicatezza della superficie di una carta così antica, rimuovendo sporco e polvere senza intaccare l'inchiostro storico e la carta stessa.
Alcune piccole riparazioni strutturali sono state effettuate sia alla Casa e sia all'arredamento in miniatura. Studiosi e restauratori specializzati nel tessile di Hampton Court Palace si sono presi cura  dei tessuti presenti nella Baby House, compreso il piccolo letto (completo di materassi multipli, lenzuola, cuscini e fodere ed il baldacchino con  i suoi tendaggi), un tappeto e le sedie imbottite.
"The Dutch House" (Kew Palace)  Kew Garden (Ingresso)

giovedì, febbraio 23, 2012

Old photos of Richmond upon Thames, Surrey - London.

  
Capitolo decimo

Mia cara Amica,
       posso dirmi amico vostro, oppure no? Dal momento che i miei pensieri hanno trascorso più tempo in compagnia vostra che di chiunque altro, negli ultimi due o tre mesi, e laddove sono i miei pensieri, là sono io, credetemi, - anche se, come il biancospino, è solo una presenza sulla soglia, per decreto. Ora vi scrivo di fretta - non per rispondere alla vostra ultima generosa lettera - ma per comunicare una visione prima che la sua stranezza svanisca. .......
       Anzitutto devo confessare che ho avuto tale visione mentre cavalcavo nel parco di Richmond. E perchè mai devo confessarlo? Un poeta e gentiluomo non è forse libero di cavalcare insieme agli amici ovunque gli aggradi? Ero stato invitato a una galoppata nel parco con alcuni amici, e sentivo un vago disagio, come se i boschetti e gli spiazzi erbosi fossero circondati da un'inesplicata proibizione - come il vostro Villino.....
Sebbene io debba aggiungere, da vero gentiluomo del diciannovesimo secolo, che non sentivo di avere il diritto di gironzolare nei pressi di clematidi e rose, o dello spumeggiante biancospino, cosa che avrei potuto fare agevolmente e accidentalmente - ai marciapiedi si ha libero accesso. Non scambierò con la realtà il mio immaginario pergolato di rose fino a che non sarò invitato a metterci piede - il che forse non avverrà mai. Dunque, ho cavalcato entro i confini del parco pensando a quelle la cui dimora si trova così vicino ai suoi cancelli di ferro - e fantasticando a ogni svolta sulla possibilità di veder uno scialle quasi familiare o una cuffia guizzar via come una delle vostre bianche signore...... con l'immaginazione tra i segreti della stanza in cui la vostra testa è china sulla carta.......

Possessione. Una storia romantica.
di Antonia S. Byatt
Einaudi




P.S. Sono molto grata a queste vecchie cartoline che mi permettono di avere un'idea di come era all'incirca Richmond upon Thames all'epoca in cui si dipana la storia di Blanche e Christabel. Di questo grande parco, dove erano solite passeggiare e dove Blanche ingannava il suo tempo, facendo innumerevoli schizzi naturalistici, in attesa di trovare ispirazione. In realtà, il loro villino non potrebbe essere confinante con il parco, perchè Mount Ararat Road è lontana da esso, ma ignoro se nel 1858 la sua estensione fosse superiore a quella attuale tanto da poter lambire il loro cottage. Comunque sia, mi piace molto la cartolina in cui compare il The Queens Cottage nel Kew Garden: ecco, immagino così l'atmosfera intorno al loro inaccessibile villino.

(Credits: Old UK Photos.com)

giovedì, febbraio 16, 2012

L'ultimo dei Preraffaelliti: JOHN WILLIAM WATERHOUSE.

My Sweet Rose , 1908 (Particolare) - John William Waterhouse

Capitolo Decimo

.........non sono una Creatura del vostro pensiero, né corro il rischio di diventarlo - siamo entrambi al sicuro sotto questo aspetto. Quanto alle Sedie e alle tappezzerie - immaginatele pure - pensate quel che volete - e io di tanto in tanto vi scriverò un piccolo Indizio - onde possiate essere profondamente confuso. Non dirò nulla delle clematidi e delle rose - ma abbiamo un Biancospino assai bello - che proprio ora è tutto intessuto e coperto di fiori rosa e cremosi e vibrante di quel profumo di mandorle - così dolce - troppo dolce - indolenzisce i sensi. Non vi dirò dov'è quest'albero - né se è giovane o vecchio, grande o piccolo - così lo immaginerete non com'è davvero - Paradisiaco e Pericoloso - sapete bene che il fiore di biancospino non deve mai essere portato tra le pareti di casa. .......le giornate si vanno allungando, e fuori un tordo gorgheggia spensierato tra i rami del mio spumeggiante biancospino.......

Possessione. Una storia romantica
di Antonia S. Byatt
Einaudi

P.S.  Sono molto contenta di aver acquistato una dollhouse con giardino annesso, nonostante le notevoli proporzioni della Fairbanks mi spaventino. Il corridoio lungo, del suo spazio dedicato al giardino, ben si presta a ricreare il muro di rose come il celebre dipinto di Waterhouse lascia intuire. E, nella donna del muro, io vedo Blanche, chiusa dietro il muro di riservatezza e del sodalizio artistico con Christabel.

 

martedì, febbraio 14, 2012

ISPIRAZIONE n°2. Kelmscott Manor Photographs by Frederick H. Evans (English, London 1853–1943 London)

 
 Su richiesta di William Morris , il libraio e fotografo Frederick H. Evans visitò il grigio maniero sulle rive del Tamigi per fotografarlo. Questo album raro è stato assemblato dal fotografo e contiene trentuno stampe al platino, ciascuna montata con attenzione su carta colorata. In queste fotografie, Evans ha saputo infondere allo spazio nudo e incoerente del sottotetto un senso di armonia e di spiritualità che poi ha caratterizzato anche le sue fotografie di grandi cattedrali inglesi scattate successivamente a questo lavoro.

































(Credits: MET The Metropolitan Museum of Art - New York)