sabato, febbraio 21, 2015

Blanche's Interview. Romana Brunello's Private Collection in esclusiva per Diario Vittoriano.

Il Natale di Baby Lou ( Casa degli Orsi )


Il mio primo post di questo nuovo anno si apre con una nuova intervista. Questa volta assolutamente inedita, nel senso che il personaggio coinvolto  è un collezionista riservato. Lei ci tiene infatti a sottolineare di essere “una semplice appassionata di miniature e collezionista dal 2010”. Non ha un blog o un sito e la sua strabiliante collezione non era mai stata resa pubblica.
Ho conosciuto Romy in maniera inusuale, colpita immediatamente dalle sue scelte, le piu disparate, ma tutte con un invisibile filo conduttore di grande libertà alla fantasia. E’ nato immediatamente un dialogo tra noi,che ora condivido, in parte, qui, con i miei lettori. Ma vi invito a guardare prima le immagini e poi, se volete, continuare a leggere, soffemandovi sulle sensazioni di questa festa per gli occhi.
Ancor prima di avere una visione d’insieme della sua collezione, anche solo  attraverso il suo racconto , ero già sicura di ciò che mi sarei trovata di fronte, ma al tempo stesso non ero preparata a quest'incredibile atmosfera sospesa in un tempo ormai remoto. Se pensate di stare guardando un’antica room-box, un antico shop di giocattoli o simili, vi state sbagliando. Tutto quello che vedete sono quasi tutte miniature prodotte in questo ultimi due, tre anni. Il loro involucro sono due cabinet di misure diverse. Davanti il loro fiabesco contenuto iniziamo questa conversazione che racconta la storia racchiusa tutt’intorno, come un incantevole libro pop-up.
(Fate Click sulle immagini per ingrandirle!)
La Pasqua della piccola Ida ( Casa degli Orsi )
 

-Com’è nata questa tua irrefrenabile passione per le miniature?.... tra l’altro in tempi recenti, come tu stessa hai sottolineato!
Sono rimasta attratta dal mondo delle miniature perché appagano il mio amore per il dettaglio e perchè in gran parte sono caratterizzate da un fascino retro' che - da buona nostalgica - subisco beatamente. All'origine di questa avventura lillipuziana ci sono i minuscoli orsetti di mohair che ho trovato qualche anno fa durante una vacanza in montagna a Ortisei.Tutt'ora non possiedo una vera e propria dollhouse, e inizialmente mi ero limitata ad acquistare una vetrina vintage piuttosto contenuta, di importazione indiana, in cui avevo riposto non solo gli orsetti, ma anche altri ninnoli. Piano piano però gli orsi hanno preso il sopravvento su tutto il resto e si sono circondati di tante belle cose a loro misura, di modo che la vetrina indiana è diventata "La casa degli orsi". E' una casa costituita da quattro piani "stagionali", caratterizzati dai simboli delle principali festività .Non so per chi guarda quanto le immagini rendano l'idea, comunque l'atmosfera che prediligo per i miei "ambientini" è festosa, non necessariamente realistica, ma a modo suo viva, con interazioni fra i personaggi (pelosi e non) e la disposizione informale degli oggetti. Non avevo idee guida chiare quando ho iniziato - e per la verità non credo che riuscirei ad attenermi con rigore ad uno stile preciso- perché sono attratta da miniature abbastanza eterogenee fra loro, e benché il risultato finale del loro accostamento sia forse più ludico che raffinato, io ne sono comunque felice... perché si tratta del mio tesoro!
Ferragosto di Marcellino ( Casa degli Orsi )



-E poi le miniature sono come i cioccolatini in una bella scatola….uno tira l’altro….
E già….Mi ero ripromessa, una volta ultimata la casa dei pelushini, di concludere la collezione… però poi non ce l'ho fatta! E così ho acquistato la replica in abete di un espositore antico, oramai denominato "La palazzina delle bambole". Per la verità non riesco a dare un'impronta abbastanza "seria" e adulta nemmeno a questa nuova residenza, che a sua volta si avvia a diventare piuttosto vivace, piena di colori e movimento… Ma del resto ciò che conta negli ambienti in miniatura è che ci sia "un'anima" di fondo, quale che sia, in grado di evocare un mondo caro al cuore. Vorrei però precisare che per me la soddisfazione maggiore non consiste tanto nel possedere le singole cose, quanto nel piacere di posizionarle, accostarle, combinarle fra loro: è questo gioco creativo - che presumo comune a tutti coloro che si dedicano anche ad una dollhouse - che a mio avviso rende questo settore del collezionismo particolarmente spassoso.

Halloween di Adriana di Colonna ( Casa degli Orsi )



 -Dunque ogni vetrina, ogni ripiano hanno un titolo , come un libro e i suoi paragrafi…..
 Sì, esatto! La vetrina piccola è La Casa degli Orsi, costituita da quattro ripiani a tema stagionale e relative festività (Natale, Pasqua, Ferragosto, Halloween).La vetrina grande è formata invece da cinque ripiani cui corrispondono ambienti dai temi diversi, cui ho dato titoli per così dire "espressionisti", in quanto non descrivono il contenuto in senso stretto ma evocano piuttosto lo spirito dei minuscoli abitanti (e ho preferito l'utilizzo della lingua inglese essendo più concisa rispetto alla nostra). Partendo dal ripiano più in alto (la cui composizione consiste in sintesi in una stanza del cucito), il titolo è "Preparing the Dress for the Cotillion" (ovvero, preparativi per il vestito del Ballo delle Debuttanti). Poi, passando al secondo ripiano, il titolo è "Breakfast at the Youth Club" (cioè colazione al Circolo Giovanile, benché oggettivamente si tratti di una colazione nella cameretta di una google-doll di nome Nibeth, in compagnia del suo micio e di tanti giocattoli ovviamente animati). Gli altri tre ripiani sono in fase conclusiva, ma non ancora del tutto completi e -un po' come accade con le ultime figurine mancanti degli album - non è facilissimo trovare i pezzi giusti. Ad ogni modo i titoli-guida sono già stabiliti: quello del terzo ripiano è molto semplice, "Cottage Life" (qui l'atmosfera è particolarmente shabby e anche un po' naturalistica); per il quarto, "Twinkle Twinkle Little Star" (il riferimento è alla ninna-nanna che la bambola al centro canta al bebè nella culla... e meno male a me, fino ad ora, non è giunta alle orecchie nemmeno una nota, segno che la mia natura naif qualche limite se lo pone ancora!  :-D ); e infine ho ribattezzato - in maniera abbastanza convenzionale, per la verità - "Granny's Memories" il ripiano più in basso,  la cui storia ruota intorno ad un classico baule della nonna pieno di capi e accessori demodé.

Preparing the dress for the Cotillon ( La palazzina delle bambole )




















-Come e dove avvengono i tuoi acquisti? Conosci personalmente qualche negozio specializzato? Hai visitato qualche fiera del settore?
I miei acquisti avvengono quasi esclusivamente tramite l'e-commerce, perché i negozi del settore sono rari e le occasioni di viaggio sempre piuttosto limitate. Questa estate però sono riuscita a trascorrere qualche giorno a Basilea, dove avevo l'obiettivo primario di visitare il Puppenhausmuseum, che è una meta oltremodo carina per chi si diletta con una dollhouse (oltre al fatto che tutta la città nel suo complesso è davvero incantevole), e di ritorno a casa ho portato qualche ricordino che ho trovato nel negozio sottostante al museo.Per la primavera avrei invece in proposito un giro all'Expò di Milano e - se andrà in porto - ci terrei a ritagliarmi una sosta presso il famoso negozio di Mariangela Gagliardi, che ancora non ho visto. Non sono mai stata a nessuna fiera di miniature, anche se la tentazione ci sarebbe eccome, solo che probabilmente la possibilità di fare acquisti per via interinale mi rende più pigra del dovuto.
Ho notato nel sito di Miniaturitalia 2015 la presenza di qualche nome internazionale piuttosto noto, come, ad esempio, Taller Targioni o il rivenditore canadese The Little Dollhouse Company, e spero ce ne siano ogni anno sempre di più, perché credo possano fare da volano ed accrescere il seguito e il prestigio della manifestazione nel suo complesso.

Breakfast at the Youth Club ( La palazzina delle bambole )


-Cosa senti di consigliare a chi acquista online, soprattutto se non ha altra scelta? Quali sono le tue esperienze personali sull’argomento? Pro e contro….
Le ordinazioni a distanza hanno in effetti qualche controindicazione inevitabile (talvolta l'oggetto non risulta all'altezza delle aspettative o si rivela in una scala non perfettamente adeguata), ma volendo guardare il lato bello della medaglia, via internet è possibile comprare direttamente dagli artigiani/artisti a prezzi relativamente contenuti, e inoltre la collezione che poi ci si ritrova è formata da pezzi provenienti da ogni parte del mondo, il che a mio parere costituisce un valore aggiunto. A volte, se mi capita di imbattermi, detesto  i sistemi di acquisto che non risultano automatici, che necessitano di attesa fra risposte e contro-risposte... uufff, se mi pare che la questione diventi macchinosa, preferisco rinunciare in partenza (tranne nei rari casi in cui mi viene proprio la fissa per un oggetto in particolare, ma si tratta appunto di evenienze sporadiche). Da questo punto di vista, quasi tutti i rivenditori americani sono di regola efficienti: nei loro siti per ogni prodotto - compresi quelli più esclusivi - viene rigorosamente indicato il prezzo e il pagamento scorre via come l'olio.

Twinkle Twinkle Little Star ( La palazzina delle bambole )



-Nonostante tutto io noto dei criteri di scelta ben precisi nella tua collezione! Vuoi raccontare cosa prediligi in assoluto?
Ecco...io di regola non è che cerco proprio l'economico, però evito pure di sconfinare nella fascia "lusso", tranne in via eccezionale e solo nel caso di "item" dotati di occhi - per esempio, costituiscono una tentazione per me le bamboline di Gale Elena Bantok! - ma per il resto mi sembra irrilevante il fatto che, tanto per dire, un comò o una cucina in formato mignon siano solidi, resistenti all'uso e prestigiosi quanto un comò o una cucina in scala reale: possono destare ammirazione, questo sì, ma alla fine direi che non mi "smuovono" più di tanto... sarà che prendo sul serio il collezionismo nella misura in cui rimane anche un po' un gioco, e perciò pur dando valore al dettaglio sono più propensa a spendere per un pezzo creativo - magari non pregiatissimo di per sé, ma che ha presa a livello emotivo - piuttosto che per il virtuosismo artigianale fine a se stesso. Dopodiché c'è anche qualche artista che reputo fra i " top dei top "che riesce a coniugare il pregio assoluto con la fantasia e la capacità di rendere un'atmosfera, e in questo senso trovo che sarebbe da incoronare Maritza Moran, i cui pezzi migliori infatti, non appena esposti in vendita in Etsy, risultano "sold" in men che non si dica, e praticamente non c'è speranza di acquisto per noi che viviamo ad un fuso orario troppo diverso da quello della California ... ecco.... per qualche esemplare dei suoi, un giorno, potrei addirittura affrontare la trafila barbosa di domande, risposte e contro-risposte di cui bla bla dicevo prima.
 
Cottage Life ( La palazzina delle bambole )




-Insomma Etsy è il canale di acquisto in miniatura da te preferito. Qualche artigiano che apprezzi in particolar modo, oltre a quello appena citato?
Etsy è davvero un contenitore ricchissimo per quanto riguarda l'handmade, ed in più è organizzato con la massima chiarezza sotto al profilo commerciale.Fra gli inserzionisti di miniature per dollhouse presenti nel sito, si avvicinano in modo particolare al mio gusto le creazioni delle sorelle americane di Storybook Miniatures, di cui possiedo alcuni pezzi fra quelli che amo di più.Un'altra artista che apprezzo moltissimo è Julie Deighton di "shabbychicminis": pensa che avevo appena terminato la Casa degli Orsi, ripromettendomi di concludere così la mia "esperienza in miniatura", quando Julie ha aperto il suo web-shop, lasciandomi letteralmente estasiata di fronte alle proposte che aveva listato e, manco a dirlo, ho finito per fare l'ordinazione, dando così il via all'inizio di un nuovo ciclo e alla seconda vetrina (e ormai sono avviata pure ad una terza!). Il fatto è che alle volte ci si trova davanti a pezzi talmente sorprendenti e perfetti nelle loro dimensioni minime che resistere all'acquisto e dimenticarli diventa davvero difficile. Per esempio, ultimamente sono rimasta incantata da una straordinaria valigetta del dottore e da un poetico catino con le peonie che emergono dall'acqua, confezionati entrambi da Martina Dellai di IndacoArtStudio.

Granny's Memories ( La palazzina delle bambole )


-A proposito di mini-made in Italy….Ho notato immediatamente qualcosa di familiare tra le tue miniature: l'uovo di Pasqua è di Caterina ( Le Minis di Cockerina ), la mia amica e conterranea! ;-)
Caspita, certo che hai occhio! Sì sì, infatti, l'uovo di Pasqua è di Caterina! Ed è sua anche la scatola ai piedi del coniglio: pensa che quando è arrivata era PROFUMATISSIMA e per un po' è stato un piacere aprire l'anta della vetrina e tirare un'annusata! :D (col tempo purtroppo l'effetto è svanito).

 -Conoscendo Caterina non mi meraviglierei se dentro l'uovo c'è pure la sorpresa!....Sicuro di aver controllato?!
:D

-Qualche tuo link utile al di fuori di Etsy? Qualche suggerimento?
Ah poi,.certo, ci sono numerosi artisti che in Etsy non figurano (è il caso per esempio della francese Veronique Lux - creatrice di coniglietti antropomorfi e pecorelle irresistibili - che per fortuna si è attrezzata con un sito tutto suo) e quindi sì, mi capita ogni tanto di fare anche acquisti altrove. Suggerimenti.....Quanto alle bambole - per chi ricerca quelle d'epoca - trovo sia un sito valido e affidabile Ruby Lane, che presenta tra l'altro un'offerta piuttosto ampia.
Per chi invece avesse la passione dei Teddy-bears in miniatura, segnalo un'artista russa, Olya Isaenkova, che espone e vende all'interno di BearPile: gli outfits dei suoi orsetti sono a dir poco strepitosi, guardare per credere!

Altri indirizzi di Romy:

Atelier Art Miniature
Almudena Gonzalez Miniaturas
Karon Cunningham Miniatures
Emma Jane Miniatures


(Foto su gentile concessione di Romana Brunello)